Smart working e didattica a distanza rendono essenziale l’affidabilità delle linee telefoniche.

Ecco perché down delle linee e blackout fanno aumentare il numero di cambi operatore da parte degli utenti.

Secondo alcune indagini , nei 7 giorni successivi al manifestarsi del blocco delle linee, il numero di utenti che cambiano operatore di telefonia mobile registra un aumento.

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Soprattutto dopo il primo lockdown, sono aumentati lavoratori e studenti che svolgono le loro attività da casa tramite collegamenti ADSL o FIBRA OTTICA e servendosi del telefono cellulare.

Per questo non potersi collegare ad internet o chiamare vuol dire per molti non poter lavorare e prendere parte alle lezioni scolastiche.

La tolleranza verso tutti i disservizi telefonici e di network si è estremamente abbassata.

Ultimamente il down più eclatante e prolungato è quello che sta colpendo RABONA MOBILE.

Il gestore virtuale, la quale rete si poggia su Vodafone 4G, segnala dei disservizi, inizialmente indicati di natura tecnica, in realtà sembrerebbe che vi siano questioni amministrative con chi fornisce il servizio.

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Tutto ciò porta sotti i riflettori un’altra questione e cioè il costo delle ore di lavoro perse per colpa di linee in down.

Per chi lavora in smartworking quel tempo passato senza linea telefonica e/o connessione ad internet è un potenziale danno economico.

Il cliente può richiedere un indennizzo e far valere i propri diritti. Deve presentare reclamo alla compagnia telefonica tramite i canali ufficiali dell’azienda. In caso di mancata o negativa risposta, il consumatore può rivolgersi ad AGCOM attraverso gli strumenti messi a disposizione. Si può presentare reclamo anche tramite il loro portale seguendo le istruzioni indicate: Risolvi un problema con il tuo operatore – AGCOM

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